I rapporti
dei genitori con la scuola sono costituiti da incontri in assemblea con
gli altri genitori e da incontri individuali con i docenti.
I primi consentono di cogliere anche il punto di vista degli altri genitori.
I secondi
possono essere l’occasione per riflettere meglio sull’impegno e sulle
responsabilità di ciascun genitore verso il proprio figlio.
Per quanto
riguarda le occasioni di incontro tra genitori e insegnanti è ormai
constatato che esse vanno diminuendo gradualmente nei vari passaggi tra
ordini di scuola a partire dal contatto, pressoché quotidiano, della
scuola dell’infanzia che permette scambi, anche veloci, su questioni
dalle più pratiche alle più consistenti, fino a giungere alle superiori
dove i colloqui vanno man mano diminuendo con l’aumento dell’età degli
alunni.
Proprio
nel periodo dell’adolescenza dei ragazzi, il genitore, talvolta
sottovalutando l’efficacia di un rapporto personale con i docenti,
ritiene superata la necessità di un rapporto con la scuola, ritenendo
che i propri figli siano in grado di farsi portavoce della propria
situazione scolastica. Se, da una parte, è giusto un rispetto discreto
dell’autonomia dei propri figli e una valorizzazione delle loro scelte e
assunzioni di responsabilità, dall’altra, è opportuna una conoscenza
diretta, tramite la scuola, delle loro problematiche e delle difficoltà
che possono incontrare
Se il rapporto con la scuola è discreto, il figlio può ricavarne fiducia e sicurezza, perché si sente seguito e considerato.
In particolare lo svolgimento dei
colloqui viene ad essere molto circostanziato nell’arco delle scuole
secondarie di I grado in cui, oltre agli incontri settimanali con gli
insegnanti (il famoso “ricevimento”, che ciascuna scuola organizza
secondo un calendario mensile specifico), possono essere organizzati
dalla scuola incontri allargati in cui in un pomeriggio o due le
famiglie possono parlare con tutti i docenti, in occasione della
consegna di pagellini o delle schede di valutazione.
In momenti specifici della vita
scolastica, come, ad esempio, quello delle iscrizioni, le scuole
organizzano inoltre incontri con gli insegnanti spesso presieduti dal
dirigente scolastico dell’istituto, nel corso dei quali vengono fornite
notizie di iniziative e modalità di svolgimento della vita
dell’istituto.
La scuola procede a volte
all’organizzazione di settimane integrative ovvero periodi
caratterizzati da attività alternative di insegnamento o altro. Sono
occasioni di incontro che possono assumere importanza anche agli occhi
dei ragazzi per l’attenzione e la considerazione che i genitori mostrano
verso la scuola. Un atteggiamento di attenzione e di fiducia mostrato
dai genitori verso l’istituzione scolastica può rappresentare un
elemento di rinforzo per il lavoro scolastico dei propri figli.
Da non trascurare è il funzionamento del
Consiglio di Istituto, presieduto da un genitore, che è l’organo di
programmazione e di controllo delle attività dell’istituzione
scolastica, di cui fanno parte anche i rappresentanti eletti dai
genitori chiamati non a rappresentare le situazioni personali ma
esigenze, bisogni, richieste o proposte della componente genitoriale
dell’istituto.
fonte info: sito www.tuttoscuola.com
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